HISTORIA UNIVERSAL....Crónica del siglo XXI..CRISTIANDAD FUTURA
Benedicto XVI levanta la excomunión
a los obispos lefebvrianos el 21.01.2009
Y manifiesta su deseo de que sea un paso más hacia la plena
comunión
Comunicado de la Oficina de Prensa de la Santa Sede de 24 de enero de 2009
"El Santo Padre, después de un proceso de diálogo entre la Sede Apostólica y la Fraternidad Sacerdotal San Pío X representada por su Superior General, SE Monseñor Bernard Fellay, ha acogido la petición formulada nuevamente por dicho Prelado, en carta del 15 de diciembre de 2008, también en nombre de los otros tres obispos de la Fraternidad, S.E. Mons. Bernard Tissier de Mallerais, S.E. Mons. Richard Williamson y S.E. Mons. Alfonso de Galarreta, de levantar la excomunión en la cual habían incurrido hace veinte años a causa, de hecho, de las consagraciones episcopales hechas, en fecha de 30 de junio de 1988, por SE Monseñor Marcel Lefebvre, sin mandato pontificio. Los mencionados cuatro Prelados habían incurrido en la excomunión latae sententiae, declarada formalmente por la Congregación para los Obispos con fecha de 1 de julio de 1998.
SE Monseñor Bernard Fellay, en la citada misiva, manifestaba claramente al Santo Padre que: "estamos siempre firmemente determinados en la voluntad de permanecer católicos y de poner todas nuestras fuerzas al servicio de la Iglesia de Nuestro Señor Jesucristo, que es la Iglesia Católica romana. Nosotros aceptamos sus enseñanzas con ánimo filial. Nosotros creemos firmemente en el Primado de Pedro y en sus prerrogativas, y por esto nos hace sufrir tanto la situación actual".
Su Santidad Benedicto XVI, que ha seguido desde el inicio este proceso, ha buscado siempre recomponer la fractura con la Fraternidad, incluso reuniéndose personalmente con Moñseñor Bernard Fellay el 29 de agosto de 2005. En aquella ocasión, el Sumo Pontífice ha manifestado la voluntad de proceder por grados y en tiempos razonables en tal camino y ahora, benignamente, con solicitud pastoral y paterna misericordia, mediante Decereto de la Congregación para los Obispos del 21 de enero de 2009, levanta la excomunión que gravaba sobre los mencionados prelados. El Santo Padre ha estado inspirado en esta decisión por el deseo de que se llegue cuanto antes a la completa reconciliación y a la plena comunión".
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REMISSIONE DELLA SCOMUNICA LATAE SENTENTIAE AI VESCOVI DELLA FRATERNITÀ SACERDOTALE SAN PIO X , 24.01.2009
COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE
Il Santo Padre, dopo un processo di dialogo tra la Sede Apostolica e la Fraternità Sacerdotale San Pio X, rappresentata dal suo Superiore Generale, S.E. Mons. Bernard Fellay, ha accolto la richiesta formulata nuovamente da detto Presule, con lettera del 15 dicembre 2008, anche a nome degli altri tre Vescovi della Fraternità, S.E. Mons. Bernard Tissier de Mallerais, S.E. Mons. Richard Williamson e S.E. Mons. Alfonso de Galarreta, di rimettere la scomunica in cui erano incorsi ventanni fa, a causa, infatti, delle consacrazioni episcopali fatte, in data 30 giugno 1988, da S.E. Mons. Marcel Lefebvre, senza mandato pontificio, i menzionati quattro Presuli erano incorsi nella scomunica latae sententiae, dichiarata formalmente dalla Congregazione per i Vescovi in data 1° luglio 1988.
S.E. Mons. Bernard Fellay, nella citata missiva, manifestava chiaramente al Santo Padre che: "siamo sempre fermamente determinati nella volontà di rimanere cattolici e di mettere tutte le nostre forze al servizio della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, che è la Chiesa cattolica romana. Noi accettiamo i suoi insegnamenti con animo filiale. Noi crediamo fermamente al Primato di Pietro e alle sue prerogative, e per questo ci fa tanto soffrire lattuale situazione".
Sua Santità Benedetto XVI, che ha seguito fin dallinizio questo processo, ha cercato sempre di ricomporre la frattura con la Fraternità, anche incontrando personalmente S.E. Mons. Bernard Fellay, il 29 agosto 2005. In quelloccasione, il Sommo Pontefice ha manifestato la volontà di procedere per gradi e in tempi ragionevoli in tale cammino ed ora, benignamente, con sollecitudine pastorale e paterna misericordia, mediante Decreto della Congregazione per i Vescovi del 21 gennaio 2009, rimette la scomunica che gravava sui menzionati Presuli. Il Santo Padre è stato ispirato in questa decisione dallauspicio che si giunga al più presto alla completa riconciliazione e alla piena comunione.
[00146-01.02] [Testo originale: Italiano]
DECRETO DELLA CONGREGAZIONE PER I VESCOVI
Con lettera del 15 dicembre 2008 indirizzata a Sua Em.za il Sig. Cardinale Dario Castrillón Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, Mons. Bernard Fellay, anche a nome degli altri tre Vescovi consacrati il giorno 30 giugno 1988, sollecitava nuovamente la rimozione della scomunica latae sententiae formalmente dichiarata con Decreto del Prefetto di questa Congregazione per i Vescovi in data 1° luglio 1988. Nella menzionata lettera, Mons. Fellay afferma, tra l'altro: "Siamo sempre fermamente determinati nella volontà di rimanere cattolici e di mettere tutte le nostre forze al servizio della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, che è la Chiesa cattolica romana. Noi accettiamo i suoi insegnamenti con animo filiale. Noi crediamo fermamente al Primato di Pietro e alle sue prerogative, e per questo ci fa tanto soffrire l'attuale situazione".
Sua Santità Benedetto XVI - paternamente sensibile al disagio spirituale manifestato dagli interessati a causa della sanzione di scomunica e fiducioso nell'impegno da loro espresso nella citata lettera di non risparmiare alcuno sforzo per approfondire nei necessari colloqui con le Autorità della Santa Sede le questioni ancora aperte, così da poter giungere presto a una piena e soddisfacente soluzione del problema posto in origine - ha deciso di riconsiderare la situazione canonica dei Vescovi Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta sorta con la loro consacrazione episcopale.
Con questo atto si desidera consolidare le reciproche relazioni di fiducia e intensificare e dare stabilità ai rapporti della Fraternità San Pio X con questa Sede Apostolica. Questo dono di pace, al termine delle celebrazioni natalizie, vuol essere anche un segno per promuovere l'unità nella carità della Chiesa universale e arrivare a togliere lo scandalo della divisione.
Si auspica che questo passo sia seguito dalla sollecita realizzazione della piena comunione con la Chiesa di tutta la Fraternità San Pio X, testimoniando così vera fedeltà e vero riconoscimento del Magistero e dell'autorità del Papa con la prova dell'unità visibile.
In base alle facoltà espressamente concessemi dal Santo Padre Benedetto XVI, in virtù del presente Decreto, rimetto ai Vescovi Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta la censura di scomunica latae sententiae dichiarata da questa Congregazione il 1° luglio 1988, mentre dichiaro privo di effetti giuridici, a partire dall'odierna data, il Decreto a quel tempo emanato.
Roma, dalla Congregazione per i Vescovi, 21 gennaio 2009.
Card. Giovanni Battista Re
Prefetto della Congregazione per i Vescovi
[00145-01.02] [Testo originale: Italiano]
[B0056-XX.01]